Un percorso che muove i primi passi dal Cinquecento, per arrivare fino ai giorni nostri, tra nomi di compositrici famose e di donne pressochè dimenticate, ma meritevoli di una riscoperta, con l’intento di allargare il più possibile la conoscenza della musica al femminile. Dalla illuminata mecenate Anna Amalia duchessa di Weimar, a Francesca Caccini, Fanny Mendelssohn Hensel e Alma Mahler, rimaste nell’ombra di parentele ingombranti, passando per Barbara Strozzi e Isabella Leonarda, che appartenendo a ordini monacali non potè sconfinare dalle composizioni sacre.