Antonio Prete, originario delle Puglie (è nato nel Salento, a Copertino), è professore emerito di letteratura comparata all’università di Siena. Specialista maggiore dell’opera di Leopardi al quale ha consacrato parecchi saggi e di cui ha curato le Operette morali e i Pensieri, ha pubblicato da Feltrinelli, nel 2003, una traduzione di Les Fleurs du Mal in rime, che ha fatto sensazione ed è stata ristampata molte volte.
Traduttore dal francese, dal tedesco, dallo spagnolo e dal portoghese, il Pr. Prete ha permesso di scoprire o riscoprire in Italia le opere di Mallarmé, Valéry, Jabès, Bonnefoy, Rilke, Celan, Machado, Pessoa… Alle sue importanti attività di saggista e di traduttore, ai suoi studi decisivi di teorico della traduzione si aggiunge un’opera di poeta : la sua ultima raccolta, Tutto è sempre ora, è uscita da Einaudi nel 2019.
I suoi libri più recenti, Compassione. Storia di un sentimento (Bollati Boringhieri, 2013), Il cielo nascosto. Grammatica dell’interiorità (2016), Torre saracena. Viaggio sentimentale nel Salento (Manni, 2018), Carte d’amore (2022), hanno un successo clamoroso in Italia.
In Francia, le due sue principali pubblicazioni sono una raccolta di racconti, L’ordine animale delle cose e un saggio, All’ombra dell’altra lingua. Per una poetica della traduzione, due libri tradotti da Danièle Robert e pubblicati nella collana « Stilnovo » (editions chemin de ronde).